Il ciclo produttivo delle barbatelle | Padergnone Vivai Viticoli Cooperativi
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Il ciclo produttivo

Come nasce una barbatella

Dicembre - Gennaio
Raccolta dei portinnesti e delle gemme

Portinnesti: si procede al taglio dei tralci lunghi anche 6-7 metri dalla pianta, vengono raccolti in fasci e stoccati per breve tempo in attesa delle successive lavorazioni.

Marze: si effettua la potatura dei vigneti, per poi raccogliere in fasci il materiale ottenuto.

Gennaio - Febbraio
Taglio dei portinnesti e delle gemme

Portinnesti: viene effettuata la pulizia dei tralci (manuale o meccanica), gli spezzoni vengono tagliati nelle diverse misure, e si raccolgono in mazzi. Sono poi riposti in frigo per la conservazione dopo reidratazione in acqua e bagno in una soluzione fungicida.

Marze: si effettua il taglio delle gemme dai tralci potati in campo e insacchettate. Sono poi riposte in frigo per la conservazione dopo reidratazione in acqua e bagno in una soluzione fungicida.

Marzo
Innesto

L’innestatrice a banco di tipo Omega unisce le due porzioni di legno, l’innesto talea viene paraffinato per consolidare il punto di innesto e proteggere il taglio. Vengono stratificati in cassoni con strati di talee e segatura, bagnati superiormente e conservati in celle frigo.

Aprile
Forzatura in serra

Gli innesti talea riposano dai 15 ai 25 giorni a temperatura controllata in un ambiente umido per favorire la creazione del callo d’innesto. A seconda della tipologia di portinnesto cambia il tempo in cui gli innesti restano in serra.

La temperatura deve essere verificata con sonde nel cassone in quanto deve essere stabile a 28°C al punto d’innesto.

Tolti dai cassoni, gli innesti vengono puliti e paraffinati una seconda volta, con una paraffina che permette all’innesto talea di resistere alle alte ondate di calore che si verificano in campo ed evitare quindi la disidratazione.

Maggio
Messa a dimora del vivaio

Si prepara il terreno, che deve essere sciolto, fresco e senza zone di ristagno, vengono stese le manichette per l’irrigazione e il film plastico di pacciamatura.

Le future barbatelle dopo una fase di acclimatamento a temperatura ambiente che dura qualche giorno vengono trasportate in campo e piantate manualmente (su fila singola 16 al metro).

Giugno - Luglio - Agosto - Settembre - Ottobre
Coltivazione delle barbatelle

In questi mesi in cui le barbatelle crescono è necessario prendersi cura della chioma, rafforzando la pianta e proteggendola da funghi e insetti.

Il periodo estivo-autunnale della coltivazione in campo prevede:

 

  • Trattamenti erbicidi, anticrittogamici e insetticidi
  • Irrigazioni
  • Concimazioni
  • Cimature
  • Lavorazioni terra

Novembre
Estirpo

L’estirpo delle barbatelle dal terreno avviene con l’estirpatore meccanico.

Lo sterroraccoglitore raccoglie in fasci le barbatelle che sono depositate su bancali e trasportate da ogni socio nel proprio laboratorio.

Novembre - Dicembre
Cernita e confezionamento

Il socio esegue la cernita del materiale, una barbatella alla volta, in questo ordine:

 

  1. test meccanico per la tenuta del callo e un test visivo per la conformità dell’apparato radicale
  2. potatura a due gemme e paraffinatura
  3. raccolta delle barbatelle in mazzi da 25 e poi da 100 ed etichettatura
  4. conferimento in cooperativa divise per i vari lotti

Consegna e immagazzinamento

I vari lotti sono conferiti dal socio in cooperativa dove il personale tecnico ne accetta l’ingresso attraverso un test a campione e se positivo ne convalida la qualità della cernita e la quantità.

In cooperativa le barbatelle vengono conservate in celle frigo sature di vapore acqueo (99% umidità e 2°C).

Dopo il confezionamento in scatole di cartone, le barbatelle rimangono nelle celle frigo a secco, a 1,5°- 2°C fino al momento della spedizione.


Dalle celle frigo vengono direttamente spedite ai clienti tramite consegne puntuali e nel massimo rispetto della salvaguardia della pianta.

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